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Una giornata a Fontanellato

In una calda e limpida giornata di luglio ci concediamo una gita alla scoperta di una delle “chicche” che ha da offrire il parmense.
Avevamo solo l’imbarazzo della scelta in quanto questo territorio, insieme con il piacentino, ha saputo conservare in molti suo aspetti, la regalità e la bellezza dell’epoca ducale.
Decidiamo di visitare un piccolo borgo, la città di Fontanellato. In mattinata ci rechiamo in un luogo che ha del mitologico: Il Labirinto della Masone. Si tratta di un parco/museo a pochi kilometri dal centro di Fontanellato in cui è possibile visitare bellissime sale ricche di sculture e dipinti famosi e non, ma soprattutto in cui è possibile perdersi letteralmente in un vero e proprio labirinto verde. Il labirinto di sette ettari si articola lungo un percorso pedonale attraverso viottoli ricavati un una vera e propria distesa di Bambù provenienti da diverse parti del mondo.  Si tratta di uno dei labirinti più grandi d’Europa aperto dal giugno 2015 ed del più grande labirinto di bambù al mondo. Una novità irrinunciabile per chi si trova in zona… la dimostrazione che le particolarità si trovano anche dietro casa.

Trovata la via d’uscita dal fantastico Labirinto del Masone, ci dirigiamo verso il centro del borgo di Fontanellato. Giunti qui, rimaniamo esterrefatti alla vista di uno dei pochi esempi in Italia di castelli con fossato ottimamente conservato e valorizzato. La cittadina si disloca infatti proprio tutt’attorno a quest’ultimo che vigila maestoso in tutta la sua bellezza sul piccolo borgo. Dopo un pranzetto a base di gnocco fritto e salumi, in uno dei tipici ristorantini del borgo, entriamo nel castello e ci lasciamo guidare dalle preparatissime e disponibilissime giovani guide che ci accompagnano alla visita del castello ed alla scoperta dei suoi segreti.
Il castello porta il nome di Rocca Sanvitale, ed è stato eretto nel XIV secolo quale fortezza per poi essere destinata a dimora effettiva della famiglia Sanvitale al cui ultimo discendente si deve la gratitudine per aver ben conservato e ben disposto parte del castello proprio in vista del suo lascito al Comune di Fontanellato (1948).
La Rocca presenta un ottima struttura e delle sale dal sapore antico e maestoso ricche di affreschi e curiosità. La conservazione ed i restauri del luogo permettono di assaporare la quotidianità degli usi di quegli oggetti così preziosi ed antichi.    
La Rocca basterebbe essa stessa a giustificare una gita in questo piccolo borgo parmense ma ancora una volta ci troviamo sorpresi dalla ricchezza di questo luogo quando all’interno della Rocca stessa veniamo guidati in alcune stanze particolari: la sala con l’esposizione  dello Stendardo della Vergine, una bandiera da nave del 1600 a grandezza naturale finemente riportata all’antico splendore, un salottino ed una camera da letto del 1500 perfettamente arredati ma soprattutto, la Saletta di Diana e Attone, affrescata nel 1500 da Francesco Mazzola, anche detto il Parmigianino. In quest’ultima piccola saletta si trova un tesoro artistico enorme la cui fantastica storia viene presentata in modo completo ed avvincente dalle guide che ci introducono alla sua scoperta fino a farne comprendere appieno la particolarità e la vera bellezza. Si tratta di una saletta unica dove un unico dipinto sul suo soffitto descrive con colori e forme uniche il mito tratto dalle “Metamorfosi” di Ovidio.
Ci siamo persi nel darvi qualche informazione aggiuntiva rispetto alle mere espressioni delle nostre emozioni nel visitare un luogo così unico ma  “di casa nostra” ma crediamo che la visita a questo stesso luogo meriti di scoprirne le piccole curiosità e sorprese di persona perché sfidiamo chiunque a non restare ammaliati e rapiti dalla semplice meraviglia di questo luogo.

Per info:
www.labirintodifrancomariaricci.com
www.fontanellato.org
www.castellidelducato.it